Rossodisera. Questo e molto altro ancora troverete nell’elegante e raffinato B&B che sorge sulle sponde del lago del Centro Cadore, a Domegge, con gli Spalti di Toro, i Monfalconi e le Marmarole a far da cornice.
Le Dolomiti, dichiarate recentemente dall’Unesco patrimonio dell’Umanità, sono parte fondamentale dei panorami che potrete godere nelle albe e nei tramonti tinteggiati da mille gradazioni di rosso: quel rosso che ha ispirato il grande pittore cinquecentesco Tiziano Vecellio, nato poco distante da qui.
La magia di questa casa di fine Ottocento, sapientemente ristrutturata nel rispetto del “vissuto”delle mura, dei legni pregiati e profumati – cirmolo, abete, larice – e nei preziosi fregi di ferro battuto di cui si adorna, vi aiuterà a sintonizzarvi sulle leggende che nel tempo hanno popolato questo territorio: dei Monti Pallidi, delle rose di Re Laurino, della bella Soreghina, di Dolasilla e Raietta.
Riuniti attorno al “fogher”, potrete riscoprire queste favole, che la padrona di casa amava moltissimo da bambina, tanto che le camere sono oggi contrassegnate dall’incanto di quei nomi leggendari.
E poi troverete traccia dei manufatti del passato nei tessuti e nella biancheria di fibre naturali, di canapa e cotone grezzi.
Anna e Francesco con i figli Giacomo e Ginevra, vi faranno sentire il calore e il colore di questa casa e della loro famiglia.
Risvegliandovi al mattino, nel silenzio della natura del parco, i canti di passeri, cinciallegre, merli e pettirossi vi daranno il buongiorno.
Vi capiterà, affacciandovi alla finestra, di vedere i caprioli mangiare le mele sotto gli alberi, mentre il profumo del pane e l’aria odorosa di resine faranno da invito ad accostarsi ad una abbondante e sana colazione, a base soprattutto di prodotti biologici a km 0, con particolare attenzione alle richieste ed esigenze degli ospiti.
Nella serenità del luogo, i bimbi potranno impegnarsi in piccoli laboratori creativi, come ad esempio fare lo sciroppo di sambuco: è anche questo un modo giocoso usato dalla famiglia per scoprire la ricchezza delle tradizioni locali.
E sul far della sera, seduti sull’ampia terrazza, gustando un buon calice di rosso e magari una lauta merenda, potrete riposare in pace con voi stessi e col mondo, ascoltando, se è la stagione adatta, il bramito dei cervi in amore.
Vi aspettiamo a cuore aperto. A presto.
Anna, Francesco, Giacomo e Ginevra.